La Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Miulli di Acquaviva e Panico di Tricase lamentano perdite per decine di milioni di euro. I vertici dei tre ospedali si sono incontrati e, l’assessore Rocco Palese, ha chiarito che l’unica possibilità di salvataggio dipende esclusivamente dallo Stato.
I buchi di bilancio accumulati dai tre enti ecclesiastici del territorio, non possono essere sostenuti dalla Regione Puglia che non possiede al momento gli strumenti operativi adeguati.
Il primo vertice è stato convocato d’urgenza martedì dall’assessore alla Salute Rocco Palese, con la presenza del capo Dipartimento Vito Montanaro e dei dirigenti dei vertici dei tre ospedali: il Dottor Gino Gumirato per ‘Casa Sollievo della Sofferenza’, Don Mimmo Laddaga per il Miulli e Suor Margherita Bramato per il Panico.
Palese ha condiviso le ragioni della crisi economica delle tre strutture sanitarie: tetti di spesa fermi al 2012 e un rigido meccanismo legato alla Legge Monti, l’ex presidente del consiglio, che nello stesso anno blindò i rimborsi per gli enti ecclesiastici.
Gli Enti hanno illustrato la disastrosa situazione in cui versano i bilanci, con perdite da decine di milioni di euro: una vera e propria crisi finanziaria resa insostenibile dai rincari, dall’inflazione e dai rimborsi insufficienti a contenere gli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina.
Il capo di Dipartimento Vito Montanaro ha ribadito che la Regione Puglia sul piano normativo non può sforare le competenze assegnate. Invece l’assessore Palese, ha proposto un confronto politico nella Conferenza Stato-Regioni.
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